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DOMENICA 22 FEBBRAIO ORE 18.00 PIANO TERRA (via Confalonieri, 3 – MILANO)
PRESENTAZIONE DEL LIBRO CON GLI AUTORI. A SEGUIRE APERITIVO ORGANIZZATO
DALLA RETE OPERATORI OPERATRICI SOCIALI MILANO
LA RIVOLTA DEL RISO
Tra l’autunno del 2013 e quello del 2014 si è tenuto, a Milano, un cantiere di socioanalisi narrativa sulla condizione di chi lavora nelle imprese sociali. Esso è stato voluto e autogovernato da educatori, animatori, operatori, che si definiscono anche operai sociali, provenienti da varie città e regioni. Dovendo dare un titolo all’esplorazione compiuta, si è scelto di utilizzare una delle storie raccontate: la piccola rivolta di un gruppo di ragazzini ai quali, in un Centro diurno, era stato dato da mangiare del riso immangiabile. In quel caso, l’operatore sociale è stato indotto a sedare la rivolta, ruolo di controllo che non era previsto esplicitamente nel suo mandato, rivolto piuttosto all’aiuto dei ragazzini. I “non detti” che determinano il lavoro nel sociale emergono qui, insieme alla necessità di ridefinire il ruolo effettivo che le imprese sociali, al di là dei loro miti originari, svolgono effettivamente dopo la liquidazione dello Stato sociale. Sono presi in esame alcuni momenti critici dell’esperienza lavorativa: la soglia d’ingresso, il mandato, l’impatto con gli utenti-clienti, gli affidamenti. E sono, infine, esplorate l’implicazione personale delle lavoratrici e dei lavoratori, la loro torsione etica, le istanze istituenti e le domande che si aprono sull’incerto futuro di questo settore.
Renato Curcio (a cura di), La Rivolta del Riso. Le frontiere del lavoro nelle imprese sociali tra pratiche di controllo e conflitti biopolitici, Sensibili alle foglie
VENERDI 14 NOV LA RETE MILANESE OPERATORI OPERATRICI SOCIALI era in piazza insieme agli studenti, i lavoratori, le reti sociali di movimento per lo SCIOPERO GENERALE indetto dai sindacati di base e appoggiando la più ampia piattaforma dello SCIOPERO SOCIALE
I tagli allo Stato Sociale e Servizi, che la legge di stabilità renderà ancora più pesanti, sono una guerra contro i più deboli che ricade su utenti e lavoratori.
L’abolizione dell’ART.18 rende leggittimo il licenziamento senza necessità di giusta causa
Il Jobs Act legittima il lavoro precario, gratuito e senza diritti, e l’Expo 2015 ne sarà il “grande laboratorio di sperimentazione”. E noi, che operiamo nei servizi e nel terzo settore, ben ne conosciamo gli effetti.
E’ ORA DI ALZARE LA TESTA. INCROCIAMO LE BRACCIA. INCROCIAMO LE LOTTE.
Venerdì 14 novembre, in occasione dello sciopero sociale, anche gli operatori sociali di Milano scenderanno in piazza, costituendo uno degli spezzoni che partiranno da Cairoli alle 9.30.
Saremo in piazza perché siamo convinti che sia sempre più necessario che anche la nostra categoria reagisca agli attacchi che sta subendo. Notti e straordinari non pagati,servizi che chiudono,educatori che lavorano solo quando la scuola é aperta,supervisioni e riunioni non pagate,più di 20 tipologie contrattuali.
Crediamo sia urgente contrastare, quindi,questa direzione,che riguarda il mondo del lavoro in generale e batterci per questi obiettivi:
– un contratto unico del sociale che riconosca tra le altre cose il pagamento delle notti, degli straordinari e tuteli gli educatori scolastici nei periodi di vacanza.
– consistenti aumenti salariali;
– no al volontariato usato per risparmiare sui costi del lavoro e dei servizi. Sì al riconoscimento della professionalità di tutti gli operatori del sociale.
Ci vediamo venerdì 14 novembre,alle 9.30 in largo Cairoli.
La rete degli operatori sociali
La Rete degli Operatori Sociali di Milano parteciperà al corteo del 11 ottobre 2014 a Milano contro EXPO2015.
Il punto di ritrovo sarà alle 15 in Stazione Centrale davanti al furgone di apertura.
Per maggiori informazioni sull’evento, premi qui.
Di seguito il testo del volantino prodotto dalla Rete e il link per scaricarlo!
RESISTERE PER ESISTERE
Noi, operatori del sociale, ridotti a lavori precari, sempre più gravati da incarichi mal retribuiti, vogliamo esprimere il nostro malessere, le nostre profonde perplessità e preoccupazioni sulle prospettive dello Stato Sociale alla luce delle ripercussioni fortemente negative che il grande evento targato Expo 2015 avrà sulle già disastrate casse del Comune di Milano.
Noi rifiutiamo i tagli al sociale e non accettiamo la logica degli appalti a ribasso, che causano competizione tra cooperative, associazioni e consorzi. Tali processi innescano meccanismi legati a logiche di risparmio che sgretolano la qualità dei servizi, la dignità del lavoro, i diritti dei lavoratori e delle lavoratrici.
La Rete delle Operatrici e degli Operatori Sociali Milano aderisce al corteo NoExpo perché vuole rivendicare uno Stato Sociale indipendente dall’andamento economico del paese e dalle logiche di bilancio, contro il sempre più evidente progetto di privatizzazione del sociale.
Vogliamo ricordare che nel 2013 l’attuale Giunta ha stanziato per Expo più di 350 milioni. Nello stesso anno abbiamo assistito ad un forte taglio dei fondi destinati al Sociale, ad un uso crescente del volontariato che sostituisce e squalifica la nostra professione, alla riduzione di cura e di offerta per e persone più fragili che subiscono ancor più gli effetti di questo sistema economico-sociale.
EXPO? NO GRAZIE!
Ore 18,00, il cielo è sereno, nell’aria si respira un energia positiva, decisa e carica. Piazza della Scala – circondata da un nastro rosso, emblema della rete degli operatori sociali, fatta di relazioni e di rivendicazioni condivise – inizia a riempirsi di lavoratori, di persone che quotidianamente mettono a disposizione il loro sapere, il loro cuore, la loro professionalità, la loro forza di volontà e la loro resistenza. Resistenza nei confronti delle attuali politiche sociali che, travestite con l’abito dell’innovazione, celano – e anche male – la realtà dei fatti: lo smantellamento di un Welfare sempre più inesistente.
Invece noi, operatori sociali, ci crediamo. Perché noi, lottiamo. Perché noi ne abbiamo abbastanza di vedere calpestati i diritti di lavoratori e dei cittadini. Perché noi, ci siamo.
Qui possiamo vedere un video del Presidio Operatori Sociali Milano 3 luglio 2014
Qui si può scaricare tutto il materiale che i gruppi di lavoro hanno prodotto.
Il 3 luglio 2014 saremo in piazza per protestare contro i tagli feroci e cinici dei fondi destinati all’assistenza e alla cura perché pensiamo che nessuna società che voglia dirsi civile e progredita possa accettare senza colpo ferire che salute e attenzione a chi ne ha bisogno possano essere trattate con le stesse logiche dei banchieri e della finanza.
Ma siamo anche consapevoli che un effettivo ed autentico cambio di rotta rispetto alle politiche sociali non arriverà “naturalmente” da questa giunta o da questo governo. O da qualunque altra giunta o altro governo che arriveranno dopo.
I servizi sociali inizieranno ad essere ambiti di investimento e non di risparmio, le nostre condizioni contrattuali saranno finalmente ben diverse da quelle di oggi SOLO nella misura in cui gli operatori sociali cominceranno ad essere un soggetto, critico e pensante, in grado di fermare la barbarie dei tagli e di pretendere con orgoglio che il loro lavoro diventi il pilastro di una società diversa e migliore.
Essere sudditi e passivi di fronte a quello che accade o essere cittadini attivi che a partire da ciò che fanno costruiscono il cambiamento possibile? E’ questo il dilemma che abbiamo di fronte e anche lo stimolo positivo che vogliamo lanciare a chi fa il nostro lavoro. Ognuno di noi ha scelto questa professione a partire da motivazioni profonde, etiche, politiche, sociali, religiose. Non possiamo accettare che il senso ultimo di ciò che facciamo, cioè far sì che le persone di cui ci occupiamo crescano e diventino soggetti attivi della loro vita, si scontri poi con la nostra passività ed il nostro immobilismo di fronte a ciò che accade.
Per fare questo abbiamo bisogno di organizzarci, in forma aperta, assembleare e fuori dalle logiche politiche di partiti e sindacati, per capire meglio gli aspetti più controversi del nostro lavoro, studiare contratti e “presunti modelli” di welfare e finalmente rivendicare trattamenti salariali (almeno) decenti, la fine della precarietà, la dignità della nostra professione.
Per fare questo abbiamo bisogno di metterci in rete, costruendo un legame di solidarietà che denunci le situazioni più assurde, accorra in sostegno dei colleghi in difficoltà, sviluppi proposte che associno il miglioramento delle nostre condizioni salariali con il valore sociale di ciò che facciamo ogni giorno. E rete va fatta anche con quei lavoratori che su altri terreni, dalla sanità all’immigrazione, all’insegnamento sono impegnati come noi a rispondere agli attacchi che subiamo.
Per fare questo dobbiamo alzare la testa, oggi di fronte al Comune e domani anche all’interno dei nostri posti di lavoro. Perché gli “imprenditori del sociale” non possono non essere considerati complici di un meccanismo perverso che ha assunto le logiche al ribasso e che spesso, pur di assecondare il loro padrino politico di riferimento, ha accettato le briciole dalle istituzioni condannando i lavoratori alla precarietà e abbassando drasticamente la qualità del servizio che offriamo.
E’ un gioco al massacro che dobbiamo rompere. Conflitto è una parola oggi considerata fuori tempo e fuori luogo, ma la guerra dei potenti contro i più deboli è un dato oggettivo e incontestabile.
Fino a quando la subiremo?
RETE DEGLI OPERATORI SOCIALI
Milano
E’ arrivato il momento di farci sentire, di scendere in piazza e rivendicare i nostri diritti!!
E’ passato un anno dal primo presidio del 27 giugno 2013 contro i tagli nel sociale e la situazione è solo peggiorata!
La rete degli Operatori Sociali di Milano ha indetto un PRESIDIO DI PROTESTA E DI PROPOSTA che si terrà il 3 luglio 2014 alle 18.00 sotto palazzo Marino, in piazza della Scala!!!
L’evento è rivolto a tutti gli Operatori Sociali e alla cittadinanza e servirà a:
- Informare la cittadinanza e i colleghi sulle reali ricadute dei tagli al sociale,
- Chiedere conto delle intenzioni della giunta e dell’assessore Majorino relativamente al futuro del welfare e dei Servizi,
- Far sentire la nostra Voce per mostrare che non subiremo lo smantellamento del sociale e dei nostri diritti di lavoratori.
per le organizzazioni, enti, associazioni che desiderano partecipare al presidio e sostenerci, chiediamo di NON PORTARE PROPRI SIMBOLI, BANDIERE, STRISCIONI.
Condividete pure l’evento e grazie a tutti per la solidarietà!
Ti aspettiamo!
Uniamoci e facciamoci sentire!
Premi sotto per scaricare il Volantino dell’evento.
L’Unione Culturale Franco Antonicelli di Torino, nell’ambito di una più ampia riflessione sul lavoro e le sue
trasformazioni, promuove una ricerca sulle condizioni di lavoro nel terzo settore in ambito sociale.
Attraverso un breve questionario online rivolto agli operatori vogliamo osservare un settore sempre
più rilevante nello scenario del welfare locale e in rapida evoluzione, in cui convivono profili
professionali, forme contrattuali e situazioni individuali diverse.
Se lavori per una cooperativa sociale, un’associazione non profit o qualsiasi altra realtà del terzo
settore e vuoi partecipare clicca qui:
https://docs.google.com/forms/d/1vLYACMC1R4AuY0L1_XIUxCrwdWGq7BcbeuArq1ZYeE0/viewform
Accederai direttamente e in modo anonimo alla compilazione del questionario che richiede solo 10 minuti.
Per qualsiasi informazione: info@unioneculturale.org
Qui potete trovare l’articolo dell’Unione Culturale Franco Antonicelli
Ciao a tutti
Oggi è stato perso l’appalto per il servizio d’integrazione scolastica
di San Giuliano Milanese. Vince per mezzo punto Pianeta Azzurro
affiliata alla Compagnia delle Opere. Il tutto a metà anno
scolastico, cioè da lunedì. Siamo 25 lavoratori, ci siamo trovati oggi
per capire come muoverci. Intanto due colleghe sono state delegate a
chiedere un incontro collettivo con Pianeta Azzurro, per evitare di
essere contattati singolarmente. Succederà tutto molto velocemente. Intanto Aurora 2000 farà ricorso. Come lavoratori abbiamo messo giù un testo (in allegato) e raccoglieremo firme nelle scuole e tra i famigliari dei bambini da domani, saremo al mercato di San Giuliano sabato mattina con un banchetto, sempre per la raccolta firme. Insomma siamo mobilitati.
Nessuno si aspettava questa cosa, è 13 anni che lavoriamo su quel
territorio.
segue testo volantino:
VI FAREMO SAPERE…E ORA (PURTROPPO) LO SAPPIAMO!
E’ notizia del 29 gennaio 2014 (ore 11.40 circa) che da lunedì 3 febbraio 2014 il servizio di Assistenza Educativa Specialistica cambierà gestore.
Vi diamo alcuni dati:
– Continuità educativa garantita per 13 anni (il servizio è gestito dal 2001, garantendo basso turn over degli educatori)
– 98 bambini diversamente abili seguiti nell’anno scolastico 2013/2014
– 516 ore di servizio erogate settimanalmente
– 23 operatori in servizio che vantano esperienza decennale
– numerosissimi Laboratori attivi nelle scuole, che coinvolgono centinaia di bambini
– collaborazione con gli enti territoriali (Neuropsichiatria, Assistenti Sociali del Comune, altre cooperative)
Prima della pubblicazione del bando di gara (7/12/2013), il comune ha prorogato il servizio ben 4 volte.
SIAMO A META’ ANNO SCOLASTICO E LE COSE STANNO PER CAMBIARE….NON SOLO PER GLI EDUCATORI, MA SOPRATTUTTO PER I BAMBINI!!!!!!!!!!!
FIRMA ANCHE TU PER SOLLECITARE
IL SINDACO E GLI ASSESSORI
A RIPENSARE LE POLITICHE
SOCIALI DEL TUO COMUNE…
SE VUOI SAPERNE DI PIU’ SCRIVETECI
educatoriaurora@hotmail.it
Volantinaggio degli operatori sociali milanesi all’inaugurazione del forum del terzo settore.
L’azione di diffusione del volantino è stata diretta ai partecipanti al forum, tra i quali il Sindaco Giuliano Pisapia e a tutti i dirigenti di realtà del terzo settore e politici in vetrina. Ricevuta solidarietà dai pochissimi colleghi presenti, a dimostrazione del fatto che lo scollamento tra politica e realtà è sempre maggiore. L’azione ha avuto un’eco mediatica su articoli di Repubblica e altri giornali, di cui citiamo un passaggio: “Mentre in sala scrosciano gli applausi, fuori protestano gli operatori sociali che parlano di «logiche di risparmio, servizi tagliati e appalti al ribasso»”. articolo su:
Scarica il volantino: