CORTEO VIA PADOVA
con partenza ORE 11 da via Esterle, 15
NE’ MISSIONARI NE’ POLIZIOTTI
SIAMO LAVORATRICI E LAVORATORI DEL SOCIALE
Siamo lavoratrici e lavoratori, per lo più del privato sociale, lavoriamo per piccole o grandi cooperative, associazioni, fondazioni… per tutti quegli enti del Terzo Settore che ormai, quasi esclusivamente, si occupano della gestione dei Servizi Sociali, occupando quegli spazi del mercato sociale di cui il welfare pubblico, in continuo smantellamento, non si occupa più. Lavoriamo con bambini, giovani, adulti, anziani, nativi, migranti, normodotati o diversamente abili nelle scuole, nelle comunità, nei centri diurni, nei centri d’accoglienza, per strada, in carcere o in ospedale…
Il nostro compito sarebbe quello di sostenere, curare e accrescere le potenzialità di ciascuno, la costruzione di soggettività, l’affermazione e l’emancipazione di un proprio ruolo sociale, lavorare per una reale inclusione sociale di tutti e tutte.
E invece, sempre più ci è richiesto di contenere i comportamenti problematici e antisociali, di inculcare e controllare il rispetto delle regole di un sistema che genera sfruttamento, precarizzazione ed esclusione; ci viene richiesto di essere coloro che, per ordine di una prefettura, consegnano fogli di via e di respingimento a richiedenti asilo, per ordine di un ufficiale giudiziario o di polizia assistono famiglie con bambini durante l’esecuzione di uno sfratto, per ordine di un’amministrazione comunale promuovono progetti di lavoro gratuito a disoccupati. SIAMO OPERATORI SOCIALI NON POLIZIOTTI, NE’ CONTROLLORI.
E tutto questo in condizioni lavorative di reale sfruttamento, sottopagati, con decine di contratti differenti, scaduti da anni, finte partite iva, ore di lavoro gratuito, spesso senza sostegni adeguati di tipo psicologico, rincorrendo criticità in costante emergenza perché sottorganico a causa dei tagli ai Servizi… con un aumento delle richieste di professionalizzazione che vanno dal titolo di studio all’assunzione di responsabilità sempre maggiori dal punto di vista educativo, clinico, sanitario, giuridico… SIAMO LAVORATORI NON MISSIONARI, NE’ VOLONTARI.
Centrali Cooperative, Comuni, Regioni, Stato, con i loro sindacati firmatari, sono responsabili delle nostre condizioni di lavoro. Ma allo stesso tempo i responsabili di questa situazione siamo anche noi, lavoratori e lavoratrici, ogni volta che ci tappiamo gli occhi, il naso, le orecchie, che cediamo ai ricatti o accettiamo proposte di lavoro indecenti.
Dobbiamo prendere coscienza delle nostre condizioni, organizzarci con altri colleghi, anche di altri Servizi… poiché seppur frammentati… non siamo soli.
VOGLIAMO CHE VENGA RICONOSCIUTA LA NOSTRA PROFESSIONALITÀ E IL NOSTRO LAVORO,
SIA PER NOI CHE PER LE PERSONE CON CUI LAVORIAMO,
PER POTER OFFRIRE E GARANTIRE REALMENTE UN SERVIZIO UTILE E DI QUALITÀ.
Come RETE AUTORGANIZZATA OPERATORI OPERATRICI SOCIALI MILANO supportiamo le lotte e le rivendicazioni di tutti gli operatori, utenti, cittadini che si organizzano per la tutela e il miglioramento delle condizioni di lavoro e di qualità all’interno dei Servizi, contro i tagli, contro logiche di profitto e di risparmio che tolgono diritti di assistenza e tutela alle fasce piu’ deboli della popolazione.
Invitiamo tutti/e a partecipare alle nostre assemblee periodiche (che vengono comunicate su blog e pagina fb operatorisocialimilano), siamo disponibili a muoverci verso quei territori, servizi, o spazi sociali dove si vogliono condividere strumenti di conoscenza, di organizzazione, di mobilitazione per la difesa dei Servizi, per la ricomposizione di una classe di lavoratori e lavoratrici precari del sociale, per combattere la precarizzazione.
AUTONOMIA PERSONALE ED EMANCIPAZIONE SOCIALE
CONTRO LE LOGICHE DI PROFITTO E DI SPECULAZIONE
SULLA PELLE DEI LAVORATORI E DEGLI UTENTI DEI SERVIZI.